I bambini di Gaza ridotti a scheletri: “la carestia è inevitabile”, l’Onu lancia l’allarme (tragedia umanitaria senza fine)
La fame è drammatica, dei bambini e delle bambine e di qualunque essere umano. Ridurre un popolo agli stenti, e nemmeno quelli, significa indebolirlo fin nelle proprie viscere. E calpestare ogni diritto. A Gaza, circa 244.000 persone stanno attualmente sperimentando i livelli più gravi o “catastrofici” di insicurezza alimentare e urgono azioni urgenti per prevenire...
Secondo un nuovo rapporto, mezzo milione di persone nel territorio di Gaza rischiano la fame dopo 19 mesi di conflitto
La fame è drammatica, dei bambini e delle bambine e di qualunque essere umano. Ridurre un popolo agli stenti, e nemmeno quelli, significa indebolirlo fin nelle proprie viscere. E calpestare ogni diritto.
A Gaza, circa 244.000 persone stanno attualmente sperimentando i livelli più gravi o “catastrofici” di insicurezza alimentare e urgono azioni urgenti per prevenire il rischio “sempre più probabile” di carestia.
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A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), la principale autorità internazionale che misura le crisi alimentari utilizzata dalle Nazioni Unite e da numerose agenzie umanitarie, secondo cui c’è stato un “grave deterioramento” dall’ottobre 2024.
Il report
La valutazione dell’IPC ha rilevato che mezzo milione di persone – o una su cinque – stanno affrontando la fame a Gaza. Si prevede che quasi 71.000 bambini di età inferiore ai cinque
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