Giornata mondiale della salute mentale: “Attenzione a come ne parliamo: l’effetto può essere disastroso”
Oggi in Italia e nel mondo, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale: per l’occasione abbiamo intervistato il dottor Fabrizio Starace, a capo della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP), Presidente Sez. III del Consiglio Superiore di Sanità e Direttore DSM-DP AUSL Modena.
Il 10 ottobre è la data scelta a livello internazionale per celebrare il World Health Mental Day, dall’inglese, la Giornata mondiale della salute mentale. Una tematica di cui si parla, finalmente, con molta più frequenza e urgenza rispetto al 1992, anno in cui fu istituita questa ricorrenza, e che vede la partecipazione di un gran numero di cittadini, affetti o anche solo sfiorati da malattie legate alla sfera psichica e psichiatrica.
Lo scopo della Giornata Mondiale della Salute Mentale è quello di sensibilizzare ed educare le persone, innanzitutto alla consapevolezza della malattia mentale, spesso soggetta a stigma e discriminazioni.
A che punto è l’Italia su questa tematica? Cosa si sta facendo per migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da disturbi mentali? Se ne parla a sufficienza, e in che modo?
Lo abbiamo chiesto al dottor Fabrizio Starace, Direttore DSM-DP AUSL
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