GF Vip, la denuncia del Codacons sul caso Marco Bellavia: “Forma di violenza diseducativa per il pubblico più giovane”

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Le polemiche sul caso legato a Marco Bellavia, uno dei concorrenti della settima edizione del “Grande Fratello Vip” che ha dovuto abbandonare forzatamente la trasmissione a causa di atti di bullismo ricevuti sulla propria persona, non si sono ancora placate.

In merito interviene il Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che più volte in passato ha attaccato duramente i reality show e in particolar modo il “GF Vip”, definendo questi tipi di programma totalmente diseducativi e di cattivo gusto per il pubblico più giovane.

La denuncia del Codacons sul caso Bellavia

“Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che oltre a rappresentare una forma di violenza sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane si legge in un comunicato dell’organizzazione, ove viene sottolineato come gli autori e la trasmissione non siano stati capaci di adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e molto pericoloso ai telespettatori da casa.

La dura nota però non si ferma qui, chiedendo dei provvedimenti piuttosto pesanti per coloro che hanno fatto bullismo su Marco: “Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità del concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset. L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che ‘Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni‘, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione”.

Nella parte finale invece viene lanciato un appello anche all’AGCOM, L’Autorità per

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