Furbetti del cartellino, due medici della Asl rinviati a giudizio per assenteismo

Gli altri quindici sanitari indagati sono invece stati prosciolti dal gup. Erano tutti in servizio al Dipartimento di salute...

Furbetti del cartellino, due medici della Asl rinviati a giudizio per assenteismo. Gli altri quindici indagati, tutti dipendenti dell’azienda sanitaria della Tuscia, sono invece stati prosciolti. È quanto ha deciso il gup del tribunale di Viterbo, Savina Poli, al termine di una lunga camera di consiglio: sentenza di non luogo a procedere per quindici sanitari e rinvio a giudizio per due medici. Per questi ultimi il processo non inizierà prima di dicembre 2023. In fase di udienza preliminare si è costituita parte civile la Asl, in quanto i diciassette indagati erano tutti in servizio al Dipartimento di salute mentale della Cittadella della salute. Per tutti loro il pm aveva chiesto il proscioglimento.

Questo è il secondo filone di un’inchiesta della procura di Viterbo sull’assenteismo, che tra il 2016 e il 2018 ha portato decine e decine di persone ad essere iscritte nel registro degli indagati. Per quanto riguarda il primo troncone in dieci sono stati rinviati a giudizio e compariranno davanti al tribunale a metà dicembre per l’inizio del processo. Anche il questo caso la Asl si è costituita parte civile in quanto tutti gli imputati erano in forze al servizio psichiatrico. Sono accusati a vario titolo di truffa, peculato e assenteismo per essersi allontanati dal Dipartimento durante l’orario di lavoro. Pure per andare alle terme, come ricostruito dagli investigatori.


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