Fonderie Pisano, l’Italia condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo: “Gravi violazioni ai danni dei cittadini”
Una sentenza storica che mette fine a quasi due decenni di attese e silenzi. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per non aver tutelato i cittadini esposti all’inquinamento delle Fonderie Pisano, a Salerno. Secondo i giudici di Strasburgo, le autorità italiane hanno violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che...
Una sentenza storica della Cedu ha riconosciuto la violazione del diritto alla salute e alla vita privata per 151 cittadini salernitani colpiti dall’inquinamento delle Fonderie Pisano
@Canva
Una sentenza storica che mette fine a quasi due decenni di attese e silenzi. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per non aver tutelato i cittadini esposti all’inquinamento delle Fonderie Pisano, a Salerno. Secondo i giudici di Strasburgo, le autorità italiane hanno violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che garantisce il rispetto della vita privata e familiare.
La decisione riguarda 151 abitanti di Salerno, Baronissi e Pellezzano, costretti a vivere per anni accanto a un impianto industriale che ha prodotto emissioni nocive, senza ricevere adeguate informazioni sui rischi sanitari e ambientali. Lo Stato italiano è stato condannato a versare 8.700 euro a ciascuno dei ricorrenti.
Le Fonderie Pisano operano nel settore della fusione dei metalli ferrosi dal 1960. Nel 2006, l’area che ospita l’impianto è stata ufficialmente destinata a uso residenziale, con l’impegno, mai rispettato, di trasferire l’impianto industriale. Nel frattempo, sono stati costruiti
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