Esce in Italia la prima avventura dell’ispettore Verne alle prese con gli enigmi della Parigi dell’800
In Francia ha avuto grande successo e ora l’editore Neri Pozza propone anche al lettore italiano il romanzo storico poliziesco “L’Ufficio degli affari occulti”, di Eric Fouassier. Per la critica d’Oltralpe, l’autore si incammina sulla strada già percorsa da Eugene Sue ne “I misteri di Parigi”, grande affresco della Parigi dell’Ottocento, stesso periodo in cui è ambientato il romanzo di Fouassier, che possiede in più una venatura di soprannaturale capace di rendere più affascinante il racconto. L’atmosfera arcana contrasta infatti con la fede nella scienza tipica del secolo del progresso.
L’avventura di esordio del misterioso Valentine Verne
“L’Ufficio degli affari occulti” è la prima di una serie di avventure il cui protagonista è il giovane ispettore dal viso d’angelo Valentine Verne, “sguardo grigio e penetrante che sembrava una fiamma ardente”, alle prese nella Parigi del 1830 con il suo primo caso velato di esoterismo: il suicidio del dandy Lucien Dauvergne. Nella serata in cui si festeggia il suo fidanzamento con la ricca figlia di un industriale, Lucien sale al piano superiore della casa e scompare letteralmente dalla festa. Temendo un capriccio del suo incorreggibile rampollo, Madame Dauvergne si avventura anche lei al primo piano, e vede il figlio inginocchiato dinanzi a un grande specchio di Venezia con la cornice dorata. Il giovane si alza, abbozza un saluto, poi avanza con passo risoluto verso la finestra e si getta serenamente nel vuoto. Verne viene in fretta e furia trasferito dalla Buon Costume alla brigata Sûreté fondata qualche anno prima dal celebre Vidocq per occuparsi del caso con la dovuta discrezione. Oltre a questo, tuttavia, l’ispettore Valentine conduce anche una caccia infernale al Vicario, un criminale sfuggente da cui è ossessionato.
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