Elettrodi super-flessibili per la neurostimolazione: il futuro della ricerca cerebrale
Un team dell’ETH Zurigo sta spingendo i limiti della neurostimolazione e della tecnologia di registrazione neuronale grazie ai fasci di elettrodi super-flessibili sviluppati. Questi elettrodi, diversi da quelli tradizionali, sono progettati per integrarsi senza danneggiare il tessuto cerebrale, consentendo un’interazione più delicata con la rete di filamenti dendritici.
Gli elettrodi sono fondamentali per le interfacce cervello-computer (BCI) e i dispositivi di stimolazione cerebrale profonda (DBS). Nel DBS, un componente simile a un pacemaker guida gli impulsi elettrici degli elettrodi per alleviare i sintomi di condizioni come il morbo di Parkinson e il disturbo ossessivo-compulsivo. Le BCI, invece, registrano l’attività cerebrale attraverso array di elettrodi, che possono essere tradotti in azioni come il linguaggio o il movimento da un sistema informatico.
Neuralink di Elon Musk è uno dei principali sviluppatori di BCI, utilizzando sonde flessibili che rappresentano un miglioramento rispetto alle sonde rigide a base di silicio. Tuttavia, il Professore di Neurotecnologia all’ETH Zurigo, Mehmet Fatih Yanik, insieme al suo team, ha sviluppato un nuovo tipo di elettrodo: un fascio di fibre d’oro estremamente sottili incapsulate in un polimero, che si
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