E se nelle scuole venete si insegnasse il dialetto veneto?
Perché non insegnare il dialetto veneto, nelle scuole venete? La singolare trovata è, in realtà, una vera e propria proposta di legge, presentata alla Camera da ben 18 deputati leghisti: il primo firmatario è il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico, Massimo Bitonci, e con lui ci sono anche Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Ingrid Bisa, Dimitri Coin e Gianangelo Bof. Il disegno di legge punta a includere anche il dialetto veneto tra le lingue delle minoranze tutelate dall’articolo 6 della Costituzione (come succede per le comunità albanesi, germaniche o francofone), modificando la legge 482 del ’99 che tutela le minoranze linguistiche.
Il disegno di legge mira a «prevedere l’insegnamento delle lingue regionali nelle scuole di ogni ordine e grado, con una particolare attenzione alla scuola dell’infanzia, affinché il bambino possa parlare la sua lingua materna».
Non solo: anche i telegiornali dall’Adige al Piave potrebbero essere trasmessi, in parte, in dialetto veneto. Un articolo del disegno di legge stabilisce infatti che la Regione possa «sottoscrivere accordi con la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e con le emittenti radiotelevisive locali, anche a tal
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