Cospito, dagli anarchici proiettili ai giornalisti. Il governo: «Fermezza contro chi minaccia»
Dopo gli attentati alle ambasciate di Berlino, Atene e Barcellona, le violenze di Torino, Trento e Roma, il proiettile al procuratore generale Francesco Saluzzo e la molotov contro un commissariato di Polizia, oggi gli anarchici che premono per la causa di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41/bis, se la sono presa anche con i giornalisti. Una busta con all’interno un proiettile e minacce ai magistrati con riferimenti alla vicenda giudiziario di Cospito è stata recapitata al direttore del quotidiano “Il Tirreno”, Luciano Tancredi. Oltre al proiettile, all’interno anche un foglio a quadretti in cui era vergato un messaggio scritto a stampatello: “Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere”. Il messaggio recava anche la firma, una “A” maiuscola.
Cospito, gli anarchici, le minacce ai giornalisti. Dura risposta di Palazzo Chigi
Il proiettile, la busta e la lettera sono stati sequestrati dalla polizia di Livorno che ha aperto una inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio al “Tirreno”. “Foglio a quadretti, leggermente ingiallito. Scrittura in stampatello maiuscolo, lettere molto grandi, tracciate con mano ferma, ma senza righello. Non è questo che
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