
Cosa sappiamo oggi sui rischi ambientali degli attacchi ai siti nucleari iraniani
I bombardamenti statunitensi del 22 giugno contro i siti di arricchimento dell’uranio in Iran – a Fordow, Natanz e Isfahan – hanno sollevato immediate preoccupazioni internazionali: il termine “nucleare” evoca immagini di disastri come Chernobyl o Fukushima. Ma secondo numerosi esperti e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), la realtà è molto più complessa. Following...
Chiari ma preoccupanti gli effetti degli attacchi ai siti nucleari iraniani: nessun rischio radiologico esterno, ma pericoli chimici locali. “La fisica non è opinione, è conoscenza”, ricorda la fisica Gabriella Greison
23 Giugno 2025
@X
I bombardamenti statunitensi del 22 giugno contro i siti di arricchimento dell’uranio in Iran – a Fordow, Natanz e Isfahan – hanno sollevato immediate preoccupazioni internazionali: il termine “nucleare” evoca immagini di disastri come Chernobyl o Fukushima. Ma secondo numerosi esperti e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), la realtà è molto più complessa.
Following U.S. attacks and further analysis, IAEA assessed extensive damage at Esfahan, including tunnel entrances; Fordow was also directly impacted; additional strikes at Natanz.
No off-site radiation increase reported: https://t.co/oUcKJa8jUC pic.twitter.com/d8JPsaMMlv
— IAEA – International Atomic Energy Agency ⚛️ (@iaeaorg) June 22, 2025
“È importante fare una distinzione tra centrali nucleari e impianti di arricchimento dell’uranio, perché sono fondamentalmente diversi per funzione, progettazione e rischio” –
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER