Come coltivare la soia edamame in vaso e ricette sfiziose per cucinarla
Usata come spuntino con solo una spolverata di sale la soia edamame negli ultimi anni ha spopolato anche qui in Italia, essendo notoriamente uno spuntino tipico del Giappone. Ma è possibile coltivarla in vaso? La risposta è sì, vediamo come fare.
Origini e caratteristiche
In giapponese, la parola edamame si scrive “枝豆” e significa letteralmente “gambo” (eda) e “fagiolo” (mame). Questo nome ha origini storiche che risalgono all’epoca Edo (1603–1868), quando i baccelli di edamame venivano bolliti insieme ai loro steli e foglie e poi venduti interi, ancora attaccati ai gambi. Questo modo pratico di presentazione permetteva alle persone di mangiarli direttamente tenendo i gambi, rendendo l’edamame uno dei primi esempi di “fast food” giapponese: uno snack da gustare anche mentre si camminava per strada.
L’edamame è semplicemente una soia raccolta nella sua fase giovane, a differenza della soia matura, viene raccolta quando i baccelli sono ancora verdi e teneri.
Esistono diverse varietà di soia, selezionate e migliorate nel tempo per esaltare il sapore e la qualità degli edamame. In Giappone, il modo tradizionale di gustarli
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