Covid terza ondata: Il 118 Lazio potrebbe trovarsi di nuovo impreparato
Il covid non da tregua. Anche oggi i dati del Lazio lasciano tutt’altro che tranquilli.
Il covid non da tregua. Anche oggi i dati del Lazio lasciano tutt’altro che tranquilli.
Vaccini a rischio-esaurimento. Non solo per quanto riguarda le dosi, ma anche della gestione di una campagna vaccinale sempre più stressata da continui annunci, balletti delle cifre e polemiche da caotico effetto-collaterale.
Il Comitato “Terapia domiciliare Covid19 in ogni regione” punta a cambiare il Protocollo nazionale per una cura tempestiva, dopo aver ottenuto dal Tar del Lazio la sospensione della nota Aifa, con riferimento alla “vigile attesa” e alla somministrazione di paracetamolo…
AGENPARL- Siamo a più di un anno di lotta al Covid e i tanti provvedimenti adottati, così come l’imposizione di determinati protocolli sanitari ospedalieri e domiciliari, non hanno prodotto i risultati che ci aspettavamo.
Secondo la comunità scientifica internazionale dovremo osservare ancora a lungo le regole anti-Covid: dalla protezione di naso e bocca fino al distanziamento.
Una pandemia che ha smascherato la totale inettitudine di un sistema mondiale, ma in modo particolare del nostro paese.
Remdesivir, idrossiclorochina, clorochina, ibuprofene, eparina, desametasone, corticosteroidi.
Il vaccino anti Covid-19 si può fare dal medico di famiglia (ma solo a determinate condizioni) in alcune Regioni: Lazio, Campania, Toscana, Liguria, Veneto.
Un operatore scolastico, Ciro Castellano, 62 anni, a cui era stata somministrata la prima dose del vaccino AstraZeneca, lo scorso 26 febbraio, è deceduto la scorsa notte nell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Dove lo Stato è assente il volontariato lo sostituisce, aiutiamo questi volontari a crescere per coprire la moltitudine di richieste di aiuto.