Caraibi: il vulcano Soufrière provoca estrema pioggia di cenere, danni ingenti
Una colossale eruzione vulcanica si è verificata nelle scorse ore nei Caraibi: ad eruttare è stato il vulcano Soufrière situato sull’isola di St. Vincent.
Migliaia di persone sono state evacuate dall’isola caraibica a causa dell’elevata pericolosità dell’eruzione in atto, che va avanti dal 9 aprile. Nelle ultime ore la pioggia di cenere si è infittita e ha provocato danni ingenti in vaste aree dell’isola.
Dalle immagini scattate alle pendici del vulcano e anche ad alcuni chilometri da esso, si notano accumuli di cenere impressionanti!
Tra i 5 e i 10 cm di cenere vulcanica hanno ricoperto ogni cosa, dalle abitazioni sino alle piante che ovviamente risentono del peso della cenere. Secondo le autorità locali i danni alle piantagioni, specie quelle di cocco, sono enormi. Tuttavia viene sottolineato che a lungo termine questi terreni trarranno benefici grazie ai numerosi minerali che verranno assorbiti dai terreni.
Continuano le forti esplosioni sul vulcano Soufrière, all’isola caraibica di St Vincent, che ha eruttato per la prima volta venerdì 9 Aprile, ricoprendo l’isola di cenere e costringendo 16 mila persone a evacuare dalle loro case.
La situazione è potenzialmente pericolosa per la popolazione locale rimasta e non mancano i disagi: oggi le forniture di acqua e corrente elettrica sono state interrotte. Anche gli abitanti di Barbados, un’altra isola a circa 200 km a est, sono stati invitati a rimanere al chiuso. Gli esperti avvertono che le eruzioni potrebbero durare per giorni o addirittura settimane.
Nella mappa che vi mostriamo potete vedere la grande quantità di anidride solforosa emessa dal vulcano nel corso delle prime esplosioni. Si tratta di una “nube” talmente vasta da estendersi, al momento dell’elaborazione grafica, su un’area all’incirca grande quanto 3 volte l’Italia e, secondo alcuni modelli previsionali, raggiungerà l’Africa e il Deserto del Sahara nel giro di pochi giorni.
Se l’eruzione del vulcano Soufrière proseguirà a lungo e con grande intensità non è da escludere una ripercussione sul clima anche a livello globale.