
Cannabis light illegale? Il decreto sicurezza è un grande flop: i tribunali danno ragione ai produttori
Nel giro di pochi mesi, da Trento a Palermo, da Belluno a Torino, la giustizia italiana ha mandato un messaggio chiaro: coltivare e vendere cannabis light resta legale. Una serie di sentenze e ordinanze stanno progressivamente svuotando di efficacia l’articolo 18 del cosiddetto decreto sicurezza (poi convertito in legge 80/2025), che aveva tentato di equiparare...
Dopo quello di Trento, tre tribunali italiani (Palermo, Belluno e Torino) confermano la legalità della cannabis light, stabilendo che senza prove scientifiche sull’efficacia drogante non si configurano reati
21 Ottobre 2025
@Pixabay
Nel giro di pochi mesi, da Trento a Palermo, da Belluno a Torino, la giustizia italiana ha mandato un messaggio chiaro: coltivare e vendere cannabis light resta legale. Una serie di sentenze e ordinanze stanno progressivamente svuotando di efficacia l’articolo 18 del cosiddetto decreto sicurezza (poi convertito in legge 80/2025), che aveva tentato di equiparare la canapa industriale agli stupefacenti.
Il decreto sicurezza, voluto dai ministri Piantedosi e Lollobrigida, aveva introdotto un divieto generale alla produzione e commercializzazione delle infiorescenze di canapa, anche quando il contenuto di THC era al di sotto dei limiti di legge (0,2%, tollerato fino allo 0,6%). Una misura che aveva gettato nel caos un intero settore agricolo e commerciale, mettendo a rischio migliaia di aziende e posti di lavoro.
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