Anche i radical chic piangono

Ce lo ricordano i Baustelle nella loro 'Contro il mondo', mentre le nuove generazioni di trapper come Geolier e Baby Gang hanno altri problemi: il giubbotto Vuitton e la galera, mentre l'amore c'è, ma solo per la mamma. Bello, no?
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Alberto Piccinini: Giornate strane. Leggo il diario che lo scrittore Hanif Kureishi detta a suo figlio da un letto di ospedale a Roma, semiparalizzato. Pensieri, ricordi, paure. È molto bello, penso. “Bello” è la parola giusta? Penso che fare lo scrittore possa essere alla stesso tempo una benedizione e una maledizione. E che la vita possa essere una merda in generale. Fine dei pensieri cupi. Ho altre debolezze boomer, per esempio mi piace tutto degli Everything But The Girl, da sempre. Adesso che è uscito il nuovo singolo catapultato direttamente dalla fine degli anni ’90 con echi drum’n’bass sono contento: “non c’è più niente da perdere”, dice la canzone, “non funziona niente senza di te, mi farai aspettare lo so, ma io mi siedo qua e aspetto, poi ci baceremo mentre il mondo va a pezzi”. Bello, si può dire? Fai conto che Tracey Thorn e Ben Watt sono due lontani cugini. Lui metteva pure i dischi nei locali, adesso ha una playlist di 1500 pezzi su Spotify, è stato parecchio male di salute ma ora sta meglio, tiene per


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