Il Vuoto del Boote e i Misteri dell’Universo
Nel 1981, gli astronomi scoprirono il Vuoto del Boote, un’enigmatica regione con poche galassie. Nel 2015, un vuoto ancora più grande sollevò nuove domande sull’universo.
Il vuoto KBC contiene la Via Lattea. (Pablo Carlos Budassi via Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0))
Nel 1981, durante un sondaggio sul redshift della distribuzione delle galassie, gli astronomi fecero una scoperta inaspettata. Osservarono che le distribuzioni del redshift in tre diverse regioni mostravano un vuoto identico di 6.000 chilometri al secondo. Queste regioni erano separate da angoli di circa 35°, suggerendo l’esistenza di un grande vuoto nella distribuzione delle galassie con un diametro angolare significativo.
Questo vuoto, situato nelle vicinanze della costellazione del Boote, divenne noto come il Vuoto del Boote o il Grande Nulla. Si estendeva per 330 milioni di anni luce, rappresentando circa lo 0,35 percento del diametro dell’universo osservabile. Nonostante la sua definizione come vuoto, al suo interno sono presenti galassie, sebbene in numero molto inferiore rispetto alle aspettative.
Secondo stime approssimative, nel Vuoto del Boote dovrebbero esserci circa 2.000 galassie, ma ne sono state individuate solamente 60.
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