Berrettini non si ferma più: schiaccia anche Paul e vola in semifinale al Queen’s
Matteo Berrettini conquista la qualificazione in semifinale al torneo Queen’s di Londra. Il tennista romano ha battuto con il risultato di 6-4, 6-2 l’americano n° 35 del mondo, Tommy Paul. Prossimo avversario, l’olandese Botic van de Zandschulp (numero 29 nel ranking Atp).
L’esultanza di Matteo Berrettini, il tennista romano ha battuto l’americano Paul e ottenuto l’accesso alla semifinale del torneo Queen’s di Londra.
Una vittoria bella, meritata, schiacciante. Matteo The Hammer Berrettini ha ripreso a martellare gli avversari: dopo aver spezzato il sogno di Kudla con una grande rimonta nei quarti, ha conquistato la qualificazione in semifinale del Queen’s grazie al successo con il risultato di 6-4, 6-2 sull’americano numero 35 del mondo, Tommy Paul. Lo ha regolato in un’ora e 13 minuti e dopo il punto decisivo ha serrato la mascella, digrignato i denti, serrato il pugno in segno di trionfo. Ce l’ha fatta, ma sa che non è ancora finita. Gli resta ancora un ostacolo da superare per arrivare al match clou che può consegnargli il trofeo: la sfida contro l’olandese Botic van de Zandschulp (numero 29 nel ranking Atp).
Berrettini è campione in carica, non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro. Al Queen’s di Londra in carriera non ha mai perso, per lui è come salire sull’ottovolante… 8 match, altrettanti successi senza mai faticare abbastanza, amministrando le energie per poi sferrare l’assalto decisivo, affondare i colpi fino a sfiancare l’avversario. È toccato all’americano che, al cospetto del numero 10 al mondo, ha ceduto di schianto.
I numeri non dicono tutto ma raccontano molto del momento di forma che sta vivendo Berrettini. La migliore risposta, la testimonianza tangibile che, nonostante l’operazione, non ha perso lo smalto dei tempi migliori. Quella arrivata contro Paul è stata la settima vittoria in dieci giorni, la diciottesima su 19 incontri disputati sull’erba.
La gara. Il parziale di 4-1 nel primo set illude lo statunitense. Di fatto, la sua partita finisce lì. Berrettini “smette di scaldarsi”, ci mette la testa, fa sì che sia tutt’uno coi colpi che sfodera in crescendo, decide che è arrivato il momento di entrare in partita per davvero. Paul resiste e si arrangia come può ma cede alla distanza, logorato anche da prodezze tecniche che il tennista italiano esibisce a mo’ di effetti speciali. L’americano ne resta abbagliato.
Il copione non cambia nel secondo set. Berrettini è in controllo e padrone del match, Paul è in difficoltà e non sa come reagire: finisce 6-2, può nulla contro un avversario nettamente più forte. Le statistiche, del resto, sono schiaccianti: 62 vs 39 i punti conquistati da Berettini, 4 servizi strappati all’americano, 4/9 il dato delle palle break.