Dalla Sicilia alla Basilicata, liberati altri sei migranti. Altre picconate al decreto Cutro dai tribunali di Catania e Potenza
Dalla Sicilia alla Basilicata, il decreto Cutro continua a perdere pezzi a colpi di ordinanze. Ieri il giudice del Tribunale di Potenza, Filippo Palumbo, ha bocciato il provvedimento del questore di Forlì nei confronti un tunisino richiedente asilo nel Cpr di Palazzo San Gervasio. Altri cinque migranti, trattenuti nel Cpr di Pozzallo, sono stati rimessi in libertà dal Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento disposto dal Questore di Ragusa.
L’ordinanza porta la firma del giudice Rosario Cuprì, collega di Iolanda Apostolico, che nei giorni scorsi aveva già emesso un analogo provvedimento su ricorso di altri sei sei tunisini. Salgono così a cinque le ordinanze della magistratura che di fatto smontano il decreto Cutro. E tutte emanate con motivazioni speculari a quelle richiamate proprio dalla giudice Apostolico nel primo provvedimento dello scorso 29 settembre. “Il richiedente non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la sua domanda (…) come già affermato da precedenti decisioni di questo Tribunale in procedimenti di convalida di trattamenti riguardanti cittadini tunisini”. Un chiaro riferimento al primo provvedimento emesso dalla magistrata etnea lo
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