Bocciato il concordato. Per Santanchè va di male in peggio
Di fronte al Parlamento, con invidiabile coraggio, la ministra Daniela Santanchè aveva ribadito la bontà del suo ruolo di imprenditrice, anche con un certo vanto. Non la pensano così i pubblici ministeri di Milano, Luigi Luzzi e Giuseppina Gravina, che ieri hanno bocciato la richiesta di concordato della Ki Group, società del settore biologico gestita negli anni scorsi dalla ministra e dall’ex marito Canio Mazzaro.
Il caso della ministra Santanchè e dei pagamenti mancati ai dipendenti era stato archiviato frettolosamente dalle destre
Secondo la documentazione della Procura anticipata dal quotidiano Domani i magistrati “concludono rilevando la manifesta inattitudine del piano proposto dalla ricorrente e la non fattibilità dello stesso con riguardo alle garanzie offerte per assicurare la liquidazione”, con un riferimento ai profili penali visto che sarebbe stato fatto “in palese danno e in frode ai creditori con conseguente pregiudizio, aggravato, inoltre, dalla mancata comunicazione agli organi della procedura di importanti informazioni, come sopra evidenziato, sia con riguardo alle integrazioni richieste dal Tribunale sia con riguardo alle reali condizioni attinenti lo stato di salute economico-finanziario della società Bioera Spa”.
Nel
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