La speculazione sulla benzina è solo quella dello Stato: i prezzi record sono colpa delle tasse
Alla fine quello che tutti sostengono da settimane è stato confermato anche dai consulenti del governo. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha implicitamente ammesso che la vera motivazione dei prezzi record della benzina è da ricercare nella tassazione italiana più alta che nel resto d’Europa.
La speculazione, quindi, non c’è stata. Se non quella dello Stato che continua a ottenere un extra-gettito grazie ad accise e Iva che, secondo quanto calcolato ad agosto, equivale a due miliardi di euro utili per la prossima manovra.
Sale il prezzo della benzina e del diesel
Il prezzo dei carburanti continua intanto a salire e l’unica ipotesi in campo è quella di introdurre un bonus benzina (forse da 150 euro) per i redditi bassi. Il taglio delle accise, cavallo di battaglia di Matteo Salvini e della destra, è ormai scomparso: nessuna riduzione sembra esserci all’orizzonte.
Il buono una tantum rimpiazzerà il taglio delle accise introdotto dal governo Draghi che permetteva di ridurre il costo del carburante per tutti i mezzi di trasporto e quindi di evitare conseguenti rincari anche sulle
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