Benzina e alimentari alle stelle. Ma il governo non muove un dito
Il prezzo dei carburanti sale, ma non così tanto da convincere il governo di Giorgia Meloni ad intervenire magari riproponendo il taglio temporaneo delle accise. Questa, almeno, è la tesi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (nella foto), che ieri ha tenuto una conferenza stampa assieme a Mister Prezzi, Benedetto Mineo, per discutere dei recenti aumenti che sono scattati proprio alla vigilia del grande esodo dei vacanzieri.
Urso parla di aumenti lievi e generalizzati. M5S all’attacco: siamo al negazionismo del carovita
“Nell’ultima settimana il prezzo dei carburanti è aumentato di 4 centesimi in media al litro, i recenti aumenti sono conseguenza dell’incremento delle quotazioni interAnazionali, ciò vuol dire che il prezzo medio è certificato ben al di sotto dei 2 euro, sia per la benzina e sia per il gasolio” ha tagliato corto Urso. “Sia per la benzina che per il gasolio c’è stato un piccolo incremento. In Italia abbiamo una tassazione più elevata sui carburanti rispetto ad altri Paesi, per contribuire al bilancio dello Stato perché siamo più indebitati di altri, ma se depuriamo
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