Aperta ieri, 4 luglio, la Delegazione viterbese dell’Accademia Internazionale Mauriziana
San Martino al Cimino- Si è svolta ieri, 4 luglio, presso l’Abbazia Cistercense di San Martino al Cimino, alle ore 17, la solenne cerimonia di apertura della delegazione viterbese dell’Accademia Internazionale Mauriziana.
Presenti le massime autorità civili e militari del territorio; fra gli altri, il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena, il Comandante Provinciale dei Carabinieri col. Andrea Antonazzo, il questore dott. Giancarlo Sant’Elia, la consigliera comunale prof.ssa Paola Bugiotti.
Al termine della Celebrazione Eucaristica, il consiglio superiore dell’Accademia ha nominato i nuovi accademici della delegazione di Viterbo che sono stati fregiati della spilla e della catena di San Maurizio entrando così a far parte dell’Accademia Internazionale Mauriziana sotto la guida del delegato Sebastian Serafini, Nobile di Firenze, dell’assistente spirituale don Andrea Mareschi e del cerimoniere di delegazione don Emanuele Germani.
L’ Accademia Internazionale Mauriziana, ispirandosi al modello di fede e di sante virtù del soldato san Maurizio Martire.
San Maurizio, noto anche come Moritz, Morris, Maurice, Mauricio o – in latino – Mauritius, è stato un militare romano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Egli sacrificò la sua vita insieme a quella del suo esercito per la difesa della religione cattolica e gli ideali cristiani. L’Accademia Mauriziana è un sodalizio religioso e un’istituzione culturale aggregativa che attua i suoi nobili, caritatevoli principi d’animo e di spirito Cristiano Cattolico, rivolgendosi a tutte le confessioni monoteistiche, nell’ottica del dialogo interreligioso.
Essa è stata costituita da alpini in armi e in congedo l’8 Settembre 1994, su ideazione progettuale del poeta-alpino, decorato di medaglia d’Oro Mauriziana, Don Sergio Paolo Sciullo della Rocca. E’ un sodalizio cattolico, culturale che ha lo scopo di custodire il Sacrario Nazionale Mauriziano, le Sante Reliquie Mauriziane dei Martiri Tebani e le testimonianze storiche inerenti alle truppe alpine.
Riconosciuta a livello internazionale e in continua espansione, conta a oggi 34 delegazioni italiane e 7 estere, che attraverso gli Accademici, collaborano e operano in svariati settori economici, di volontariato, ecclesiastici e militari, così da rendere il mondo Accademico presente ed effettivo nella vita sociale. “Uno sguardo in alto (al Cielo) e uno sguardo all’altro, per aiutare il prossimo”.
L’opera attuata è quella espressa dalla Santa Romana Chiesa: divulgare la parola di Cristo, la carità e lo spirito cristiano con lo scopo principale di promuovere attività culturali, artistiche, ricreative e di beneficenza ai propri iscritti ed a tutte le persone bisognose, contribuendo in tal modo alla crescita culturale, spirituale, personale ed a una completa formazione umana e sociale.
A Viterbo sarà dato un valore particolare al mondo universitario, scolastico e formativo con borse di studio per ragazzi in difficoltà, formazione e accompagnamento delle nuove generazioni nell’inserimento del mondo dello studio, ricerca e lavoro.
La serata si è conclusa con una cena placè presso le Terme dei Papi, durante la quale è stata organizzata una riffa con raccolta fondi per opere caritatevoli.
Originale il taglio della torta con la sciabola.
Una serata conviviale piacevole e animata dai valori comuni della fede e della solidarietà.