BOLLETTE PAZZE | Ecco perché a Tuscania e Vitorchiano l’acqua costa cara: il maxi-conguaglio di Arera

Ecco perché le bollette dell'acqua sono schizzate alle stelle in alcuni comuni della Tuscia

Dietro alla raffica di bollette pazze registrata a Tarquinia e Vitorchiano ci sarebbe un maxi-conguaglio voluto da Arera, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Come segnalato da diversi cittadini residenti nei due comuni della Tuscia, nei giorni scorsi sono state recapitate bollette dell’acqua da capogiro, fatture che si aggirano tra i 400 ed i mille euro, in alcuni casi quasi duemila. Aumenti esagerati ed apparentemente ingiustificati, che non coinvolgono il passaggio – che comunque avverrà – della gestione delle reti idriche dei due paesi a Talete. Difatti, il periodo delle bollette fa riferimento all’anno scorso, quando la gestione era ancora comunale.

A svelare per quale ragione l’acqua, di punto in bianco, sia arrivata a costare un occhio della testa (“meglio farsi il bidet con la Ferrarelle”, cit.) è il sindaco di Vitorchiano, Ruggero Grassotti: “Le tariffe, rimodulate per legge – si legge – sono relative ai consumi 2022 e coprono il costo effettivo e complessivo del servizio”. Come detto, malgrado entrambi i comuni siano in procinto di entrare in Talete, le bollette pazze fanno riferimento al periodo di


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