Reddito di cittadinanza, «Un laureato dovrà accettare anche un posto da cameriere»
I limiti al reddito di cittadinanza diventano sempre più stringenti. L’ultima versione della Manovra prevede che l’assegno sia erogato solo per 7, e non più per 8 mesi, come invece era previsto nel disegno di legge originario.
Inoltre, con l’approvazione di un emendamento firmato da Maurizio Lupi di Noi con l’Italia, scompare il riferimento all’«offerta congrua»: basterà rifiutare la prima offerta di lavoro, qualunque essa sia, per perdere il diritto all’assegno. La proposta non dovrà più tenere conto delle esperienze e delle competenze maturate, e neppure della distanza fra il domicilio e il luogo di lavoro. Le offerte considerate «congrue», finora, riguardavano posti di lavoro non più lontani di 80 chilometri dal domicilio, e che fossero raggiungibili in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblico. Il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, a Mattino 24, ha precisato che «la territorialità rimane», ma che «congrua» è anche l’offerta, che può essere fatta a un laureato, di un «posto anche da cameriere vicino casa». Insomma, l’idea è che «le persone che possono lavorare si mettano in gioco», e ora «non potranno rifiutare
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