Dalla shrinkflation alla cheapflation: i “trucchi” delle aziende per aumentare (di nascosto) i prezzi
Si parla sempre più spesso di shrinkflation e di altre possibili pratiche, legali ma non proprio corrette, che i produttori a volte utilizzano per alzare i prezzi, senza farlo notare ai consumatori. Ma quanto sono davvero diffuse? Lo rivela una nuova indagine condotta in Francia
Abbiamo parlato più volte della shrinkflation, ma questa non è certo l’unica strategia messa in campo dalla aziende per aumentare i prezzi dei prodotti in maniera un po’ subdola per il consumatore (che potrebbe non accorgersi dei rincari).
A tornare su questo argomento di grande attualità, è la rivista Que Choisir che ricorda innanzitutto cosa si intende per shrinkflation, pratica che consiste nel mettere meno prodotto all’interno di una confezione, mantenendo però lo stesso prezzo (il che equivale ad aumentare il prezzo al chilo, ed è proprio questo a cui dovremmo fare sempre attenzione per non cadere nel tranello).
Gli esperti francesi sottolineano però anche la presenza sul mercato di un altro “trucco” caro alle aziende. Si tratta della cosiddetta cheapflation, che consiste nel cambiare gli ingredienti all’interno di un
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