Mehran, il rifugiato che ha vissuto all’aeroporto di Parigi, è morto solo e dimenticato (nonostante il film The Terminal)
La sua storia incredibile ha ispirato un famoso film con Tom Hanks, ma la fama non gli ha garantito l’accesso a una vita dignitosa. E così Mehran Karimi Nasseri è morto solo e in povertà
Mehran Karimi Nasseri è morto solo e dimenticato da tutti, stroncato da un infarto al terminal 2F dell’aeroporto parigino di Charles de Gaulle. Aveva 76 anni e per 18 aveva vissuto proprio all’interno dell’aeroporto francese.
Aveva lasciato Masjed Soleiman, nella provincia iraniana del Kuzistan, a metà degli anni ’70 e si era spostato fino in Europa alla ricerca di sua madre. Purtroppo però, non avendo con sé i documenti né il passaporto, arrivato all’aeroporto di Parigi non aveva potuto attestare la sua identità né chiedere lo status di rifugiato politico accordatogli dalle Nazioni Unite.
Mehran è stato quindi trattenuto nella cosiddetta zone d’attente per i viaggiatori senza documenti. Da quel momento in poi la sua vita si è come fermata: essendo entrato legalmente nel Paese, non poteva essere espulso dall’aeroporto; tuttavia, non avendo i documenti, non aveva il permesso di
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