Mandragora e stramonio. Attenti alle due piante velenose confuse per spinaci
Almeno una decina di persone sono state ricoverate in Campania per aver ingerito in realtà una pianta, originariamente individuata come mandragora, ma che dalle ultime indagine risulta essere stramonio. Le foglie di entrambe le piante potrebbero essere confuse con gli spinaci, ma mangiate possono provocare avvelenamento ed allucinazioni.
Cos’è la mandragora?
La mandragora è una pianta largamente diffusa in tutta l’area del Mediterraneo e appartiene alla famiglia delle Solanaceae, con piccoli fiorellini blu e foglie dal colore verde intenso, così come l’arbusto, che la fa somigliare molto agli spinaci. A un occhio non esperto, può sembrare spinaci, bietola selvatica e borragine. La mandragola autunnale presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole. La sua radice ha una biforcazione che ne dà una forma quasi antropomorfa (maschile e femminile), motivo per cui in passato si riteneva che avesse proprietà anestetiche, analgesiche e afrodisiache. In realtà è l’intera pianta a essere potenzialmente pericolosa per la presenza di sostanze allucinogene: contiene infatti alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina. Dopo aver ingerito questa pianta, potrebbero presentarsi uno o più dei seguenti sintomi: secchezza delle fauci, visione offuscata e midriasi e aumento della temperatura corporea. Inoltre potrebbe manifestarsi sonnolenza, tachicardia, vertigini e mal di testa, fino ad arrivare a veri e propri deliri ed allucinazioni.
Cos’è lo stramonio?
È un’erba, sempre della famiglia delle Solanacee, che può raggiungere anche 1,50 metri, con fusti ramificati, foglie lungamente picciolate, un po’ asimmetriche. Come spiega la Treccani: “I fiori, solitari nelle biforcazioni del fusto, hanno
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