Apple Watch Ultra è lo smartwatch estremo per una sfida estrema. Anteprima
Non sono orologi, sono computer da polso. Esistono le versioni per chi fa alpinismo, quelli per chi corre e quelli per chi si immerge. Sono modelli specifici e unici, prodotti da marchi che hanno una lunga storia in questo settore e che hanno saputo dimostrare in questi anni di poter dare affidabilità, precisione e soprattutto sicurezza a chi affida la vita a loro. Marchi come Garmin – ma non è la sola – sono leader in questo settore nel quale l’Apple Watch Ultra entra di prepotenza e vuole provare a incidere.
Il prezzo non è un problema, perché i 1000 euro che chiede Apple non sono molto distanti dal prezzo di molti prodotti della concorrenza, prodotti che però sono pensati per un solo ed unico utilizzo e sono davvero specifici.
La vera sfida sarà sul resto, sulle funzionalità, sull’affidabilità, sull’utilizzo. Sarà pratica la corona quando si utilizzano guanti spessi? Può un orologio per chi fa sport estremi essere molto legato ad un display e ad una interfaccia che sono comunque touch oriented, sebbene ci sia un bottone in più?
Solo il futuro ci dirà se Apple ci ha visto giusto, anche se siamo pronti a scommettere che molti Watch al polso si trasformeranno in Watch Ultra. Se non saranno i super sportivi a comprarlo saranno coloro che, con qualche limite, provano comunque a spingersi un po’ oltre, o che si sentono sportivi dentro. Il mercato, insomma, esiste, e se gli acquirenti di un computer da polso professionale sono comunque una nicchia e sono persone che quell’orologio lo indossano per alcune occasioni specifiche Watch Ultra è l’orologio “rughe” per tutti i giorni.
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Un duro che riesce però a essere elegante, perché la cassa in titanio e il vetro in zaffiro, unito alla