
Così i Neanderthal creavano strumenti multifunzionali già 130.000 anni fa: scoperto un “coltellino svizzero” ricavato dalla tibia di un leone
Nel silenzio umido della grotta di Scladina, nel cuore della valle della Mosa, in Belgio, un piccolo frammento osseo racconta una storia incredibile. Non parliamo di gioielli né di resti umani, ma di una semplice tibia. Un osso appartenuto a un leone delle caverne vissuto oltre 130.000 anni fa, trasformato dai Neanderthal in uno strumento...
Un reperto unico scoperto nella grotta di Scladina, in Belgio, rivela che 130.000 anni fa i Neanderthal utilizzavano ossa di leone per costruire utensili multifunzione
17 Luglio 2025
©Scientific Report
Nel silenzio umido della grotta di Scladina, nel cuore della valle della Mosa, in Belgio, un piccolo frammento osseo racconta una storia incredibile. Non parliamo di gioielli né di resti umani, ma di una semplice tibia. Un osso appartenuto a un leone delle caverne vissuto oltre 130.000 anni fa, trasformato dai Neanderthal in uno strumento multifunzione. Una scoperta che rivoluziona il nostro modo di vedere questi antichi esseri umani.
A individuare questo straordinario reperto è stato un team di ricerca dell’Università di Gand, in collaborazione con studiosi internazionali. Si tratta del più antico strumento multifunzione conosciuto ricavato da un osso di leone, un predatore temuto del Pleistocene.
Non solo pietre
I frammenti, ritrovati nello stesso strato geologico della grotta (Unità 5), sono stati ricomposti e attribuiti a una
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