
Nell’epoca vittoriana gli uomini usavano la tazza per baffi per non rovinarli bevendo il tè
Durante l’epoca vittoriana gli uomini avevano barba e baffi curati, ma la cera a contatto con il calore del tè si scioglieva: venne così inventata la tazza per baffi
@Daveyll/Wikipedia
Durante l’epoca vittoriana, barba e baffi erano un simbolo di virilità e prestigio, tanto che gli uomini dedicavano particolare attenzione alla loro cura. La cera per baffi era un accessorio essenziale per mantenerli in ordine, ma presentava un inconveniente: a contatto con il calore del tè, tendeva a sciogliersi, compromettendo lo stile impeccabile dei gentlemen.
Per ovviare a questo problema, nel 1860 il ceramista inglese Harvey Adams ideò una soluzione tanto semplice quanto ingegnosa: la tazza per baffi. Questa particolare tazza da tè era dotata di una sorta di ripiano semicircolare, posizionato nella parte superiore interna della tazza.
Tale supporto fungeva da barriera, impedendo ai baffi di entrare in contatto con il liquido caldo e proteggendoli così dall’umidità e dal rischio di sciogliere la cera. Grazie a questa invenzione, i gentlemen potevano continuare a sorseggiare il loro tè pomeridiano senza temere di rovinare la loro curata acconciatura
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