“Sei una scimmia”: la madre di un’atleta che ne insulta un’altra è la scena che non vorremmo più vedere
“Chi sei? Il guinzaglio di un cane attaccato lì? Ma non ti vergogni?” per finire con un sonoro “Sei una scimmia!”. Tutto si sente chiaro e tondo e subito la ragazzina presa di mira – esausta – si gira di scatto e corre verso gli spalti. Non si vede bene, le immagini sono sfocate, ma...
Durante una partita di under 19 femminile di basket una donna, dagli spalti, inizia ad inveire contro una giocatrice. Un episodio da condannare in toto ma che, ahinoi, si inserisce in un contesto più ampio di episodi di razzismo nel mondo dello sport, come dimostrano episodi che avvengono anche nel calcio praticamente ogni giorno
“Chi sei? Il guinzaglio di un cane attaccato lì? Ma non ti vergogni?” per finire con un sonoro “Sei una scimmia!”. Tutto si sente chiaro e tondo e subito la ragazzina presa di mira – esausta – si gira di scatto e corre verso gli spalti. Non si vede bene, le immagini sono sfocate, ma quelle parole si sentono in tutta la loro limpida chiarezza, con quel tono acido e feroce tipico di un insulto. Razzista.
È capitato a Rimini, durante una partita di basket under 19 nella palestra Carim tra le squadre femminili di Happy Rimini e Nuova Virtus Cesena. Qui, mentre giocava col suo team sul parquet, una giovane giocatrice è diventata bersaglio di quegli insulti razzisti da parte di una spettatrice.
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