Guida sotto stupefacenti: tutte le falle della nuova legge
Una delle maggiori novità introdotte dalla recente riforma del Codice della Strada riguarda la guida sotto stupefacenti con la discussa cancellazione del nesso causale tra consumo della sostanza ed effetto di alterazione sull’organismo. In altri termini, il nuovo CdS ha soppresso al comma 1 dell’art. 187 la locuzione “in stato di alterazione psico-fisica” presente nella vecchia formulazione della legge, cosicché il reato è diventato di guida “dopo” l’assunzione di sostanze stupefacenti. Rispetto a prima, quindi, c’è reato per il solo fatto di essersi messi alla guida dopo aver assunto droghe, senza la necessità di essere in uno “stato di alterazione psico-fisica” o di mostrarlo. In teoria questa modifica ha senso perché rende più semplici i controlli e contribuisce a togliere dalla strada dei conducenti potenzialmente pericolosi. In pratica assai meno perché la legge contiene diverse falle che ne riducono l’efficacia, oltre a esporla a probabili ricorsi.
GUIDA SOTTO SUPEFACENTI: MANCA UNA LISTA DELLE SOSTANZE
Sull’argomento ha pubblicato delle esaustive riflessioni l’Ing. Stefano Guarnieri dell’associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, esperto e studioso di sicurezza stradale, che sulla rivista Il Centauro dell’ASAPS ha individuato
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