La transizione verde mette in crisi l’industria tedesca: automotive sempre più in difficoltà, piovono licenziamenti
La transizione verso l’elettrico e pratiche di realizzazione delle vetture più sostenibili stanno mettendo a dura prova l’automotive tedesco, tra licenziamenti e investimenti
@ThisIsEngineering/Pexels
L’industria automobilistica globale sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti. Questa evoluzione è guidata da diverse forze, tra cui la crescente domanda di veicoli elettrici, la necessità di ridurre le emissioni di carbonio, e l’avanzamento delle tecnologie digitali e autonome. In questo contesto, le aziende del settore sono chiamate a ripensare i loro modelli di business, adattandosi alle nuove dinamiche di mercato.
Una transizione non priva di difficoltà, in particolare per l’industria automobilistica tedesca con tante aziende che stanno riducendo la forza lavoro. Bosch, il colosso tedesco della tecnologia e dell’ingegneria, ha ad esempio annunciato il taglio di 5.000 posti di lavoro, di cui circa 3.800 in Germania, nel tentativo di ridurre i costi e mantenere la competitività sul mercato globale.
La portavoce di Bosch ha dichiarato che il numero esatto di licenziamenti sarà negoziato con i rappresentanti dei lavoratori. Stephan Hölzl, manager di Bosch, ha sottolineato l’importanza di adattare le strutture
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