La tua cena di Natale è appena nata, quest’anno non portare a tavola la sofferenza animale

Ci scandalizziamo incrociando lo sguardo di agnelli e capretti strappati alle loro madri e fatti a pezzi nei mattatoi pensando che quelli siano solo “cuccioli”. È così, si sa, ma ciò che invece ignoriamo talvolta è quegli animali non sono gli unici cuccioli allevati e macellati da giovanissimi. La maggior parte degli animali del settore...

Chi porterai in tavola quest’anno? Con ogni probabilità un cucciolo già venuto al mondo destinato a essere macellato per l’industria alimentare. Fai una scelta consapevole, la tradizione può e deve cambiare

Ci scandalizziamo incrociando lo sguardo di agnelli e capretti strappati alle loro madri e fatti a pezzi nei mattatoi pensando che quelli siano solo “cuccioli”. È così, si sa, ma ciò che invece ignoriamo talvolta è quegli animali non sono gli unici cuccioli allevati e macellati da giovanissimi.

La maggior parte degli animali del settore zootecnico muore dopo qualche mese di vita, proprio come agnelli e capretti, perché destinato alla produzione alimentare.

Poco più di 4 settimane per i polli da carne, da 1 settimana fino a 24 per i vitelli, 7-8 per le anatre e 10-12 per i conigli, 6 mesi invece per i maiali da carne, 4 per i tacchini e così via. Una durata di vita imposta dall’industria alimentare e che di naturale non ha nulla.

Vengono uccisi brutalmente per essere serviti su tavole imbandite, in particolare nei periodi di festa in


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