Alla riscoperta delle nespole, il frutto dimenticato della pazienza (e dei tanti benefici)
Parliamo delle nespole: in passato erano molte diffuse, mentre oggi rientrano tra i cosiddetti “frutti dimenticati”
Le nespole sono frutti che vantano una lunga storia, essendo coltivate fin dall’antichità. Originarie dell’Asia Minore e del Caucaso, le nespole sono giunte in Europa tramite i Greci e i Romani, che ne apprezzavano il sapore e le proprietà benefiche. Con il nome scientifico di Mespilus germanica, la nespola appartiene alla famiglia delle Rosaceae e ha trovato in Italia un terreno fertile per la diffusione, soprattutto nelle regioni centro-meridionali.
In passato, le nespole erano molto popolari, per via del sapore dolce e leggermente acidulo, e per la facilità di coltivazione, ma nel corso del tempo si è potuta osservare una graduale diminuzione sia della coltivazione che del consumo, a vantaggio di frutti considerati come più moderni e commercialmente appetibili.
Una volta un alimento comune in molte famiglie, oggi le nespole sono meno diffuse sulle nostre tavole. È curioso, considerando il significato culturale di questo frutto. Un proverbio popolare recita: “Col tempo e con la paglia si maturano le nespole,” evidenziando
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