VW, l’accusa dagli hacker: “posizione auto connesse finita online”
La recente scoperta di una significativa vulnerabilità nella gestione della sicurezza dei dati dalle auto connesse Volkswagen ha scatenato un acceso dibattito sulle implicazioni per la privacy e la cybersecurity. Il caso, riportato dal settimanale tedesco Der Spiegel, riguarderebbe milioni di dati sensibili finiti online, con conseguenze potenzialmente gravi per gli utenti e l’immagine del colosso automobilistico tedesco.
800 MILA AUTO CONNESSE VOLKSWAGEN POTENZIALMENTE TRACCIABILI
Secondo una fonte anonima che ha condiviso il rapporto con Spiegel e con il Chaos Computer Club (CCC) — il più grande collettivo di hacker etici d’Europa -, diversi terabyte di dati relativi a circa 800.000 veicoli elettrici Volkswagen, Seat, Audi e Skoda, sarebbero stati resi pubblicamente accessibili online. Tra i modelli coinvolti figurano prevalentemente le VW ID.3 e ID.4, le cui informazioni estremamente dettagliate avrebbero permesso di ricostruire i movimenti quotidiani dei conducenti. In alcuni casi, i dati includevano informazioni personali come indirizzi e-mail, numeri di telefono e persino coordinate GPS precise.
Particolarmente preoccupante è il fatto che i dati esposti riguardassero non solo utenti privati, ma anche politici, imprenditori, membri delle forze dell’ordine
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