Vaccino obbligatorio e multe salate per i No Vax, è più che un’ipotesi
Super Green Pass per tutte le attività. Lockdown (di fatto) per i non vaccinati.
E’ praticamente ufficiale. Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti della maggioranza, mercoledì 5 gennaio il governo Draghi deciderà di introdurre l’obbligo vaccinale per tutte le persone dai 18 anni in su. Contestualmente ci sarà anche l’estensione del Super Green Pass per lavorare. Il certificato verde sarà obbligatorio per ogni tipo di lavoro, sia nel settore pubblico sia in quello privato. “A questo punto credo che sia la decisione giusta e corretta. Il vaccino è efficace, funziona e consente anche di tenere aperte in sicurezza molte attività economiche”, spiega ad Affaritaliani.it il virologo Fabrizio Pregliasco, membro del Cts della Lombardia e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano.
Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per legge verranno anche definiti gli eventuali indennizzi in caso di danni collaterali legati alla vaccinazione contro il Covid-19.
Ovviamente verrà previsto un periodo transitorio per chi ancora non ha ricevuto nemmeno una dose e vorrà mettersi in regola. Per chi comunque deciderà di non vaccinarsi, stando alle ipotesi al vaglio dell’esecutivo, potrebbero essere previste sanzioni simili a quelle in vigore in Austria, dove sono previste multe da 600 a 3.600 euro per i No Vax.
A partire probabilmente dalla fine di gennaio, dopo un breve periodo transitorio, il Super Green Pass sarà obbligatorio per ogni tipo di attività. In sostanza, gli over 18 che non saranno vaccinati, oltre a dover pagare una sorta di contributo economico al Sistema Sanitario Nazionale, potranno recarsi soltanto in farmacia, in ospedale o al supermercato per fare la spesa. Possibili restrizioni per i No Vax anche per le visite private da parenti e amici. In sostanza, verrà introdotto contestualmente all’obbligo vaccinale una sorta di lockdown per i No Vax.
I dati parlano chiaro. Con il booster l’efficacia dei vaccini anti Covid-19 risale e arriva al 97% nel prevenire la malattia grave, lo sottolinea l’Istituto superiore di sanità nel Report esteso settimanale sull’epidemia da Covid-19. “Negli ultimi 30 giorni in Italia – sottolinea l’Iss – si è osservata una maggiore incidenza di casi nella popolazione non vaccinata”. I dati sull’efficacia del vaccino, pur mostrando un calo nel tempo, sono chiari: “L’efficacia del vaccino (riduzione del rischio) nel prevenire la malattia è pari a 82,7% entro i 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale e scende da 71,7% tra i 91 e 120 giorni a 57,5% oltre i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale)”.
Fonte: Affaritaliani.it