
Tutti pazzi per le “penne cancellabili” Legami: rivoluzione o nuova plastica usa e getta?
Abbiamo già parlato di matite dalle forme improbabili e di gomme con gli occhietti, di agende inutili e di inutili portaoggetti e, soprattutto, di ansia da “Edizione Limita” che ci spinge all’acquisto. Ma quanto ci costa? Dal punto di vista ambientale che impatto ha questo modo quasi ossessivo di fare acquisti? Anche nel mondo della cartoleria,...
Le penne cancellabili ricaricabili hanno catturato l’attenzione di consumatori e appassionati, portando un tocco di modernità e funzionalità all’universo delle scritture quotidiane. Ma dietro a queste “rivoluzioni” si nasconde una domanda fondamentale: sono davvero sostenibili o sono una forma di plastica usa e getta mascherata da innovazione?
19 Dicembre 2025

@GreenMe
Abbiamo già parlato di matite dalle forme improbabili e di gomme con gli occhietti, di agende inutili e di inutili portaoggetti e, soprattutto, di ansia da “Edizione Limita” che ci spinge all’acquisto. Ma quanto ci costa? Dal punto di vista ambientale che impatto ha questo modo quasi ossessivo di fare acquisti?
Anche nel mondo della cartoleria, fateci caso, le tendenze sembrano rincorrersi a velocità vertiginosa e ogni anno spuntano nuovi prodotti che promettono di unire estetica, praticità e innovazione. Tutto marketing, piuttosto. Ne sono probabilmente esempio le penne cancellabili
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