Tony Hadley: «Sopravvivere 40 anni nel business della musica è un successo»
Prima di incontrare telefonicamente Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet ora definitivamente solista, in occasione del suo tour per i 40 anni di carriera che proprio questa sera passerà da Torino, guardo un documentario straordinario, da poco disponibile su Netflix intitolato Blitzed. Il film, diretto da Bruce Ashley e Michael Donald, racconta la storia della rivoluzione culturale che prese forma piena intorno al Blitz, il club underground londinese di Covent Garden che, per fecondità, si rivelerà essere il corrispettivo inglese dello Studio 54 e da cui, nei primi anni ‘80, emergerà, in coda a quella punk, la grande scena New Romantic. Al Blitz si formano tra gli altri Boy George, gli Ultravox, i Visage e, naturalmente, proprio gli Spandau Ballet.
Per parlare con Tony Hadley, penso, è necessario partire proprio da qui e poi sapersi abilmente spostare, modificare il baricentro dell’attenzione in funzione dell’infinità di attività che il cantante ha messo in cantiere e realizzato in questi decenni di carriera di cui, è chiaro, il lavoro con gli Spandau Ballet è stato solo l’incipit fondativo e straordinario. Lascio il Blitz,
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