Gli Usa hanno sospeso il vaccino Johnson & Johnson. A riportare la notizia è il New York Times, spiegando che la Food and Drug Administration e il Centers for Disease Control hanno chiesto e ottenuto uno stop immediato in via precauzionale.
I famigliari vogliono capire perché è stata vaccinata nonostante “il poco tempo passato rispetto all’infezione”
Sospese le vaccinazioni Johnson & Johnson nella Carolina del Nord negli Stati Uniti, dopo che 18 persone hanno avuto «reazioni avverse» e quattro sono state ricoverate in ospedale.
Un anno intero di nefandezze non è bastato, a Giuseppe Conte, per avvicinarsi al record immediatamente centrato, invece, da Mario Draghi: l’obbligo vaccinale per il Covid, al momento limitato al personale sanitario.
A differenza di quanto comunicato in un primo momento, il Policlinico fa sapere che “non è morto ma è in gravissime condizioni l’avvocato di 46 anni, colpito da emorragia cerebrale”.
Secondo la comunità scientifica internazionale dovremo osservare ancora a lungo le regole anti-Covid: dalla protezione di naso e bocca fino al distanziamento.
Un operatore scolastico, Ciro Castellano, 62 anni, a cui era stata somministrata la prima dose del vaccino AstraZeneca, lo scorso 26 febbraio, è deceduto la scorsa notte nell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Gambotto (Università di Pittsburgh): «Il primo studio è del 2003, nel 2020 avremmo potuto lanciare il PittCoVacc, un cerotto con micro-aghi in grado di arrestare la corsa del virus».
L’Istituto Paul Ehrlich tedesco condivide con il pubblico i dettagli della sua scelta: “Abbiamo preso la decisione di sospendere le somministrazioni per via di un effetto collaterale superiore alla norma”. Il legame con il vaccino è “non implausibile”. Il problema…
AstraZeneca e poi forse muori: su questo dubbio men che minimo, statisticamente men che microscopico, si è fondato prima l’allarme di stampa, quindi di gente, quindi dei governi.