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Fuga in punta di piedi

Fuga in punta di piedi
  La graphic novel sta conoscendo un momento d’oro e anche scrittrici di solito impegnate nel “romanzo tradizionale” si misurano, con successo, con il “romanzo illustrato”. È il caso di Daniela Palumbo che, in coppia con l’illustratrice Francesca Carabelli, dà voce alle avventure di Adele e Alfio, una famiglia abitudinaria che ogni agosto, da dieci anni, fa sempre le stesse cose. Partenza il 30 luglio, ritorno il 30 agosto, destinazione la montagna a bordo di un treno. Nulla cambia in questa coppia che ha trasformato la ripetitività e l’immobilismo progettuale in un perno della propria vita. Ma la vita stessa, uno scarto o un accidente si incaricano di mettere a soqquadro l’esistente: sarà la scomparsa di una scarpa di Adele a far franare la sequenza di giorni ripetitivi. Senza quella scarpa Adele non vuole partire. La ricerca si mostra più complicata del previsto. Il treno è perso mentre i due sono disperatamente alla caccia di quella calzatura vecchiotta e un po’ sformata. Un po’ come  la loro vita. Perdita e ricerca innescano un susseguirsi di situazioni divertenti e surreali. Ma gli imprevisti e le sorprese, si sa, non arrivano mai dai soli. Alfio e Adele scoprono che ogni anno, quando se ne vanno in vacanza, a casa loro arriva il figlio della donna delle pulizie. Il ragazzo non intende cambiare i propri piani e ai due non resta che accettare, un po’ perplessi, la sua presenza. Ma quella che sembrava una scocciatura si rivelerà un toccasana. Aristide sconvolgerà positivamente la vita dei due, coinvolgendoli in una sarabanda di feste, persone, musica. La coppia abitudinaria scopre così il valore e il gusto di avere amici, di mescolarsi alla gente, di lasciare spazio al caso. Al punto che in agosto, in montagna, non ci vogliono più andare. Anche la scarpa, alla fine, verrà ritrovata, anzi a casa torneranno ben due scarpe, e pazienza che una sia spaiata. Morale della storia: il cambiamento è benefico. A volte anche un imprevisto si può tramutare in opportunità. Il tutto è raccontato con grazia e divertimento, merito anche delle bellissime illustrazioni che puntano su un bianco e nero spruzzato di giallo, su personaggi un po’ surreali, dove non solo i protagonisti ma la stessa città con i suoi oggetti e luoghi dell’abitare sembra vivere di vita propria. Vichi De Marchi (da LiBeR 134) Fuga in punta di piediDaniela Palumbo,ill. di Francesca CarabelliSinnos, 2021, 64 p.(Prima graphic)€ 11,00 ;  Età: da 7 anni