Stroncato da un malore in ufficio, addio a Umberto Caschera
MACERATA – La tragedia si è consumata a Tolentino, dove l’uomo lavorava come geometra. Aveva 61 anni. Anima e colonna portante della società di ginnastica Virtus Pasqualetti. Il coach Sergio Kasperskyy: «Siamo tutti sconvolti, era ancora pieno di vita, di energie, di progetti: 40 minuti prima che fosse trovato morto aveva mandato un messaggio ad una ragazza per gli allenamenti di stasera. Era una colonna portante della società, un esempio per tutti noi»
L’hanno trovato nel suo ufficio, stroncato da un malore che non gli ha lasciato scampo. E’ morto così Umberto Caschera, 61 anni di Macerata, anima e colonna portante della società di ginnastica Virtus Pasqualetti. La tragedia si è consumata verso le 15 di oggi pomeriggio.
Il corpo senza vita di Caschera è stato trovato a Tolentino, dove lavorava come geometra. Ad ucciderlo molto probabilmente un arresto cardiaco. A quanto pare era solo in quel momento, e non è riuscito neanche ad allertare i soccorsi. Non era sposato e non aveva figli. La ginnastica artistica era la sua passione, a cui si dedicava anima e corpo. Era allenatore del gruppo acrobatico della Virtus Pasqualetti, negli ultimi mesi pare avesse mostrato qualche problema di salute, ma niente che potesse far pensare al tragico epilogo di oggi.
«Siamo tutti sconvolti, non ce lo aspettavamo – dice Sergio Kasperskyy, coach della storica società di ginnastica artistica maceratese – Ultimamente aveva qualche problema di salute, ma nessuno poteva immaginare quello che è successo. Era ancora pieno di vita, di energie, di progetti. Ieri era al mare e oggi 40 minuti prima che fosse trovato morto aveva mandato un messaggio ad una ragazza per gli allenamenti di stasera. Era una colonna portante della società, lui era la storia della società, un esempio per tutti noi».
Anche Michele Spagnuolo, ideatore di Overtime e presidente del Panathlon Club Macerata ha scritto un messaggio di cordoglio: «Ti ricorderò per sempre così. Con quella maglia della Virtus stampata sul petto, il tuo sorriso e la tua voglia di essere sempre al mio fianco. Ti voglio bene e ci lasci un vuoto incolmabile. Ciao amico mio, volteggia in cielo».
(Redazione Cm)
Stroncato da un malore in ufficio, addio a Umberto Caschera