Storico accordo Ue sui riders: non potranno più essere considerati finti autonomi
Dopo due anni dalla proposta legislativa della Commissione europea, le istituzioni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla direttiva finalizzata a tutelare i diritti dei lavoratori impiegati nella Gig economy, compresi riders e drivers, con particolare attenzione ai rapporti di lavoro subordinato e autonomo. Il testo, ultimato nei triloghi interistituzionali il 13 dicembre, si concentra...
Svolta nel mondo dei riders e drivers: grazie ad un accordo sono state introdotte la presunzione di lavoro subordinato e l’inversione dell’onere della prova
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Dopo due anni dalla proposta legislativa della Commissione europea, le istituzioni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla direttiva finalizzata a tutelare i diritti dei lavoratori impiegati nella Gig economy, compresi riders e drivers, con particolare attenzione ai rapporti di lavoro subordinato e autonomo.
Il testo, ultimato nei triloghi interistituzionali il 13 dicembre, si concentra su un aspetto cruciale: la presunzione di rapporto di lavoro subordinato rispetto a quello autonomo. Questa presunzione rappresenta una conquista significativa per i 5,5 milioni di lavoratori delle piattaforme digitali nell’Unione Europea, spesso erroneamente classificati come autonomi, privati così dei diritti lavorativi e sociali fondamentali.
Affinché scatti la presunzione di rapporto subordinato è richiesta la copresenza di due dei cinque seguenti indicatori: la somma massima di denaro, il controllo sulle mansioni, le restrizioni sugli orari, la libertà di organizzare il lavoro e le norme sul comportamento fisico.
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