Storia della sparizione e del ritorno di Austin Li, il più grande influencer cinese
A settembre la serie Netflix su Wanna Marchi ci ha riportato per qualche ora all’era delle televendite, quando la capacità dei venditori di affabulare il pubblico era molto più importante di quello che vendevano. Tempi ormai lontanissimi: oggi lo schermo del televisore ci serve quasi esclusivamente per usare le piattaforme streaming e la nostra smania di acquistare si è spostata sui social (e quindi sui telefoni). Adesso sono gli influencer, degni successori dei televenditori, a dare nuovi nomi, forme e marchi ai nostri desideri, semplicemente nominandoli o utilizzandoli nelle loro storie Instagram o nei video su TikTok. Non funziona così dappertutto: un bellissimo articolo uscito il 18 ottobre su Rest of World ci ricorda come il mercato cinese stia invece sperimentando, ormai da anni, forme di vendita in streaming che mescolano i linguaggi degli influencer, il carisma dei venditori e il “brivido della diretta” delle vecchie televendite. Format potentissimi che macinano quantità di soldi incredibili, che però possono essere sospesi da un momento all’altro dalla censura. Scritto da Viola Zhou e Meaghan Tobin, “The Return of the Lipstick King” racconta quello che è successo al televenditore più famoso e amato della Cina, della sua misteriosa scomparsa e del suo improvviso ritorno.
Conosciuto come il “re dei rossetti”, Li Jiaqi (o Austin Li) è diventato famoso grazie a una geniale ma semplicissima intuizione: vendere rossetti provandoli lui stesso. Il suo format è diventato un classico. Seduto davanti a una parete di rossetti, Li si sporge in avanti per mostrare l’effetto dei prodotti, descrivendolo con metafore esageratamente evocative, citando cieli stellati, elfi e magie varie. Un’idea che sembra semplice e che invece in Cina è abbastanza rivoluzionaria: come hanno spiegato a Rest
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