Stop agli inquinanti eterni in Europa: la campagna con il manifesto per mettere al bando urgentemente i PFAS
I PFAS, conosciuti anche come inquinanti eterni, rappresentano un rischio inaccettabile per le generazioni future e per questo 45 associazioni europee hanno lanciato un manifesto per chiedere la loro messa al bando immediata in Europa
I PFAS sono sostanze perfluoroalchiliche e sono da tempo sotto indagine per i loro effetti negativi su ambiente e salute: ne sono infatti state trovate tracce consistenti a livello globale nell’acqua piovana, nel latte materno, negli animali selvatici e in innumerevoli fiumi e fonti d’acqua.
Utilizzati in diversi settori industriali (ad esempio per il rivestimento antiaderente di pentole e padelle o nella realizzazione di tessuti tecnici), se non attentamente monitorati durante i vari processi di lavorazione hanno la capacità di resistere ai processi naturali di degradazione e inquinare quindi acque, piante, suolo. Questi acidi entrano così nella catena alimentare venendo di conseguenza assorbiti, attraverso il cibo, anche dal corpo umano. (Leggi anche: PFAS rilevati nel sangue del cordone ombelicale, i risultati shock di 40 studi)
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Alcune forme di PFAS possono impiegare addirittura oltre 1.000 anni per degradarsi e la preoccupazione per questo tipo di inquinamento cresce continuamente. Per questo motivo circa 45 ONG hanno da poco pubblicato un manifesto che chiede agli Stati membri dell’UE e alla Commissione di vietare per sempre questi componenti chimici così largamente utilizzati nel settore industriale, sostituendoli con alternative più sicure e sostenibili.
Nel manifesto si chiede che i PFAS siano vietati nei
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