Statuine rotte e ormai vecchie, se ti trovi nei paraggi non puoi non visitare il “presepe dei reietti”
All’Istituto di studi teologici e storico sociali di Terni è visitabile fino all’8 gennaio il “presepe dei reietti”. Tra una pecorella senza zampina e i Re Magi non proprio di primo pelo, il suo scopo è quello di riportare coi piedi per terra e ricordarci, così, la vera magia del Natale
©Istess – Istituto di Studi Teologici e Storico-Sociali
C’è anche uno Spiderman finito evidentemente in miseria, lì, proprio sotto all’angioletto senza più le braccia, nel presepe che quest’anno ha allestito l’Istituto di studi teologici e storico sociali di Terni.
Ma non è un presepe qualunque, qui dentro c’è tutto quello che gli altri non vogliono più o hanno scartato, a conferma di una doppia valenza: quella sociale e quella ambientale.
Tanto che ha un nome ben preciso: il “presepe dei reietti” realizzato al Cenacolo San Marco. Visitabile fino all’8 gennaio, lì si trova anche un albero di Natale addobbato con palline scartate dalle famiglie ternane.
È il presepe degli scarti, degli ultimi, degli esclusi, realizzato con quelle statuine rotte e ormai vecchie che sicuramente sarebbero
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