Spiaggia libera quest’estate? Un vero e proprio miraggio (nonostante l’accesso al mare sia un diritto)
Le spiagge libere sono sempre più contingentate e con accesso su prenotazione e così tanti si vedono costretti a pagare i lidi privati sempre più cari
@vololibero/Shutterstock
Quest’estate, andare al mare in Italia senza pagare sembra essere diventato quasi impossibile. Le spiagge libere, un tempo accessibili a tutti, sono infatti sempre più contingentate e richiedono prenotazioni anticipate per evitare il sovraffollamento.
Questo sistema, sebbene possa sembrare organizzato e sicuro, sta limitando il diritto alla fruizione del mare per molti cittadini. Inoltre la pratica illecita di posizionare lettini all’alba sulle spiagge libere attrezzate riduce ulteriormente lo spazio disponibile per chi desidera semplicemente stendere il proprio telo.
Questa situazione spinge molti a rivolgersi ai lidi privati, dove però si scontrano con prezzi in aumento e posti limitati. Ad esempio, i costi per ombrelloni e lettini sono saliti del 5,2% rispetto all’anno precedente, rendendo sempre più oneroso trascorrere una giornata al mare.
Le cosiddette “ore di calma sensoriale”, una nuova offerta che prevede distanziamenti maggiori tra gli ombrelloni e servizi aggiuntivi come massaggi e yoga, sono disponibili solo per
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