
Sostenibilità aziendale: l’Ue concede due anni di respiro alle grandi imprese sulla rendicontazione ESG
La Commissione europea ha adottato una misura straordinaria destinata a sollevare le grandi imprese da parte degli obblighi più complessi previsti dalla direttiva CSRD sulla rendicontazione di sostenibilità. Si tratta di una quick fix (“soluzione rapida”), un intervento normativo che posticipa al 2027 alcune delle richieste di disclosure più articolate (cioè la pubblicazione obbligatoria di...
Con un atto delegato adottato l’11 luglio 2025, la Commissione europea ha concesso alle grandi imprese europee due anni di rinvio per alcune delle disclosure ESG più onerose previste dalla direttiva CSRD. L’intervento, pensato per ridurre gli oneri burocratici e promuovere la competitività, si applica alle imprese della prima ondata e anticipa una revisione più ampia degli standard ESRS attesa entro il 2027
18 Luglio 2025
La Commissione europea ha adottato una misura straordinaria destinata a sollevare le grandi imprese da parte degli obblighi più complessi previsti dalla direttiva CSRD sulla rendicontazione di sostenibilità. Si tratta di una quick fix (“soluzione rapida”), un intervento normativo che posticipa al 2027 alcune delle richieste di disclosure più articolate (cioè la pubblicazione obbligatoria di informazioni rilevanti sulle performance di sostenibilità) previste per il biennio 2025-2026.
Di conseguenza, con questa mossa, Bruxelles intende ridurre gli oneri burocratici immediati, lasciando più tempo alle aziende per adattarsi a un quadro regolatorio in continua evoluzione e a standard che,
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