<meta property="og:image:width" content="1200"/> <meta property="og:image:height" content="805"/> Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana di chi insulta Alessia Piperno | Rolling Stone Italia | La Città News

Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana di chi insulta Alessia Piperno | Rolling Stone Italia

Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana di chi insulta Alessia Piperno | Rolling Stone Italiarollingstone.it

Uno dei tratti salienti di questi tempi nevrotici è, purtroppo, la quantità di stronzate che, a cadenze regolari, tornano a infestare i nostri feed, riuscendo nell’impresa di farci perdere quel (minimo) di fiducia residua che, nonostante tutto, continuavamo a riporre in un genere umano sempre più in balia della corrente (se non altro per mere ragioni di sopravvivenza).

La stronzata del giorno, però, è di quelle ignobili: ci riferiamo alle decine di commenti infamanti che, nelle ultime ore, hanno fatto di tutto per intaccare la reputazione di Alessia Piperno, la travel blogger romana che è stata arrestata a Teheran, in Iran, dove si trovava dallo scorso luglio.

Per il sottobosco social destrorso, turbo–indignato, benpensante e bacchettone nostrano, quella di Piperno è una figura inaccettabile: donna, intraprendente, nomade digitale e imprenditrice dalle spiccate capacità comunicative (la pagina Instagram che gestisce, travel.adventure.freedom, ha più di 17mila follower) e, soprattutto, persona tacciata dalla colpa, gravissima, di avere una coscienza politica e civile che la porta a interrogarsi su culture diversissime dalla sua (ma scherziamo?).

Insomma, per un Paese dalle tendenze ultraconservatrici come l’Italia, Piperno dovrebbe rappresentare un esempio positivo, un modello a cui tendere. E invece no: decine di intrepidi schiacciatori di pulsanti con troppo tempo libero hanno scelto non soltanto di buttare allegramente alle ortiche l’ennesima occasione per tacere, ma addirittura di renderci partecipi delle loro “opinioni scomode” (…) sul caso.

Il risultato è una sfilza di aneddoti da vergogna nazionale: si passa da puntualissime analisi che suggeriscono di agire in maniera preventiva per evitare il disastro («Prima parte per zone estremamente pericolose poi piange e chiede aiuto. Quanto siete ridicole», scrive un luminare) a durissime reprimende che accusano Piperno di codardia dato che, nella prospettiva di questi intellettuali post–moderni, la ragazza

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