Scoperto effetto collaterale nascosto dello smog sull’intelligenza dei bambini (colpa dell’inquinamento atmosferico da particolato)
Pensiero critico e compiti non verbali in pericolo se nei primi anni di vita si è esposti allo smog. Secondo questo studio, infatti, c’è una forte associazione tra PM2.5 inquinamento atmosferico e perdita di QI nei bambini
Non è un dato del tutto nuovo: un numero crescente di studi indica che il particolato fine aerodisperso (PM2.5) è neurotossico e minaccia lo sviluppo neurocomportamentale dei bambini, con conseguente riduzione della funzione cognitiva. Un monito, quindi, per comprendere l’entità di questo effetto e stabilire politiche di salute pubblica che proteggano la salute dei bambini, preservino il capitale umano e sostengano il progresso della società.
Già, perché a basso QI corrisponde una classe dirigente inadeguata, provocano i ricercatori.
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Almeno è questo cui tende di far capire il nuovo studio pubblicato su Environmental Health, l’ennesimo che conferma quanto i bambini siano particolarmente vulnerabili all’impatto dell’inquinamento atmosferico a causa dei loro corpi in via di sviluppo e dei sistemi immunologici e respiratori ancora poco evoluti.
Lo studio
I risultati
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